Asia Graziano
cover Marie Bracquemond: l'allieva di Jean-Auguste-Dominique Ingres apprezzata da Monet e Degas

Marie Bracquemond: l'allieva di Jean-Auguste-Dominique Ingres apprezzata da Monet e Degas

L'impressionista che abbandonò la pittura ostacolata dal marito e collega Félix Bracquemond
9 set 2025
7'

La storia di una riscoperta: dal successo all'oblio, fino alla fortuna ritrovata

Marie Bracquemond, Studio dalla natura, 1880, olio su tela, collezione privata.

Marie Bracquemond, Studio dalla natura, 1880, olio su tela, collezione privata.

Marie Bracquemond (Landunvez, 1º dicembre 1840 – Parigi, 17 gennaio 1916) è stata una pittrice francese tra le più significative ritrattiste della fine del XIX secolo. Considerata una delle principali figure dell’Impressionismo, il suo contributo artistico è stato a lungo sottovalutato, probabilmente oscurato dalle figure maschili più note che hanno accompagnato il suo percorso artistico e professionale. Il suo profilo, oltre a essere scomparso vicino allo sfavillante successo dei colleghi impressionisti uomini come Degas e Monet, è stato adombrato dal marito e collega, che non credeva in lei e che la scoraggiò e convinse ad abbandonare la pittura. Nonostante durante la sua carriera riscosse un grande successo, attirando importanti mecenati e partecipando alle mostre più prestigiose, a causa delle insistenti critiche del marito, decise di ritirarsi prematuramente scomparendo nell'oblio. Secondo una pratica purtroppo consolidata, il matrimonio cominciò a pesare sulla carriera dell'artista: secondo la biografia inedita scritta dal figlio Pierre, il marito sviluppò un crescente risentimento nei confronti della moglie, che sfogava nascondendo i suoi successi e attribuendo la sua ambizione a una "vanità incurabile". Scoraggiata, Bracquemond cessò di dipingere professionalmente nel 1890, più di due decenni prima della sua morte nel 1916, nonostante nel 1894, il critico francese Gustave Geffroy avesse dichiarato Bracquemond una delle tre "grandi dame" dell'Impressionismo, insieme alle più famose Berthe Morisot e Mary Cassatt. Per più di un secolo Bracquemond è rimasta un'impressionista relativamente sconosciuta e soltanto negli ultimi anni le sue opere hanno richiamato l'attenzione dei musei di tutta Europa e d'America, inclusi il Musée d'Orsay, il Louvre, il Met di New York e l'Art Institute di Chicago, e nelle aste i suoi dipinti hanno registrato prezzi da record.

L'incontro con Ingres, il debutto al Salon e la partecipazione alla Quarta esposizione impressionista

Marie Bracquemond, Tre signore con gli ombrellini, 1880, olio su tela,141,3 cm x 89.5 cm, Musée d'Orsay, Parigi.

Marie Bracquemond, Tre signore con gli ombrellini, 1880, olio su tela,141,3 cm x 89.5 cm, Musée d'Orsay, Parigi.

All'anagrafe Marie Anne Caroline Quivoron, nasce a Argenton-en-Landunvez, nel Finistère — la punta più occidentale della Bretagna. Perse il padre, un capitano di marina, poco dopo la nascita. La madre, Aline Marie Pasquiou, si risposò presto, e la famiglia si trasferì più volte durante l’infanzia di Marie. La pittrice mosse i primi passi nel mondo dell’arte sotto la guida di Auguste Vassort, un anziano pittore e restauratore. Trasferitasi definitivamente a Parigi, venne accolta, dopo un periodo di formazione indipendente, nello studio privato di Jean-Auguste-Dominique Ingres, un'esperienza che lasciò una forte impronta nei suoi primi lavori. Nel 1857, quando aveva appena 17 anni, il prestigioso Salon di Parigi accettò una sua opera che ritraeva la madre, la sorella e l'insegnante. Vi espose ancora nel 1859 e dal 1864 iniziò a esporre regolarmente. Il 5 agosto 1869, nonostante l’opposizione della madre, sposò il pittore Félix Bracquemond, che aveva conosciuto due anni prima al Louvre, mentre entrambi copiavano opere dei grandi maestri. Dal loro matrimonio nacque un figlio, Pierre, nel 1870. La coppia rimase unita fino alla morte di Félix, avvenuta nel 1914. Nel 1878, Marie presentò all’Esposizione Universale un grande pannello ceramico oggi perduto intitolato Le Muse delle arti, realizzato per la manifattura Charles Haviland. L’opera colpì Edgar Degas, che scrisse a Félix per esprimere la propria ammirazione verso il lavoro della moglie. Questo incoraggiamento la spinse a partecipare alla Quarta esposizione impressionista del 1879, dove presentò il Ritratto di donna, che dimostrava una piena aderenza ai nuovi canoni stilistici ed estetici impressionisti, un piatto decorato in ceramica e i cartoni preparatori per il pannello Haviland. In quegli anni si dedicò anche all’incisione, producendo nove acqueforti, esposte nel 1890 alla seconda mostra della Royal Society of Painter-Etchers and Engravers, nella galleria Paul Durand-Ruel.

L'evoluzione stilistica

Marie Bracquemond, Sulla terrazza a Sèvres, 1880, olio su tela, 88 x 115 cm, Musée du Petit Palais, Parigi.

Marie Bracquemond, Sulla terrazza a Sèvres, 1880, olio su tela, 88 x 115 cm, Musée du Petit Palais, Parigi.

A lungo influenzata dallo stile accademico di Ingres — evidente, ad esempio, nel ritratto del figlio del 1878 — tra il 1887 e il 1890 Marie Bracquemond abbandonò progressivamente quella linea estetica per abbracciare i principi dell’Impressionismo. Fu fortemente incoraggiata in questo passaggio dai pittori che frequentavano il marito, in particolare Manet, Degas, Sisley e Gauguin. Il suo stile si fece via via più moderno: adottò una tavolozza luminosa e ricca di colori vivaci, con un uso raffinato dei toni del bianco, mentre la pennellata diventava più sciolta e dinamica. Il 1880 sembra essere l'anno della svolta: in Sulla terrazza a Sèvres si nota un uso raffinato della luce filtrata tra le foglie e una resa vibrante dei bianchi dei tessuti, che dimostrano il suo stile distintivo, elegante ma già profondamente impressionista. La pennellata, pur divenuta più fluida, conserva un’ironia neoclassica, meno rapida e più misurata rispetto a quella di Cassatt o Morisot. Oltre al rinnovamento stilistico, Marie iniziò anche a dipingere en plein air, all’aperto, allontanandosi dagli spazi chiusi dello studio. Questo nuovo approccio suscitò le critiche di Félix Bracquemond, che pur rispettandone la scelta, non ne apprezzò mai pienamente i risultati.

Ritratti e paesaggi che nascondono una velata malinconia

Marie Bracquemond, Il te del pomeriggio, 1880 circa, olio su tela, 81.5 cm x 61.5 cm x 3.5 cm, Musée du Petit Palais, Parigi.

Marie Bracquemond, Il te del pomeriggio, 1880 circa, olio su tela, 81.5 cm x 61.5 cm x 3.5 cm, Musée du Petit Palais, Parigi.

Marie Bracquemond ritraeva soprattutto scene domestiche: donne in giardini, momenti di intimità familiare, nature morte e ritratti. I suoi paesaggi dai colori vivaci e molto luminosi raffiguravano spesso le colline di Bellevue e i dintorni di Sèvres, ma anche il giardino di casa, dove dipingeva all'aria aperta. Nella composizione Sulla terrazza a Sèvres emerge una sottile malinconia, che si riflette nell’utilizzo di colori vivaci e brillanti per la rappresentazione del giardino, in contrasto con l’atteggiamento del tutto cupo delle persone collocate al centro della scena: due donne sul lato destro e sinistro e un uomo dietro di loro. Le due donne, vestite in modo molto fine ed elegante e collocate in primo piano sui due lati della composizione, appartengono alla borghesia parigina ma hanno uno sguardo ombroso e triste. L’uomo è seduto dietro di loro, come se fosse solo una figura di secondo piano inclusa casualmente nella tela. Le tonalità cromatiche sono tenui e leggere, lo sfondo circostante è inondato dalla luce del sole. Sempre ambientata a Sèvres è una tela in cui la pittrice rappresenta i il figlio e sua sorella Louise in un giardino. I loro sguardi, ancora una volta, sono seri, distratti, quasi assenti, in contrapposizione con la serenità del resto della composizione, inondata da un sole abbagliante di un pomeriggio di una giornata estiva. I colori sono brillanti e il verde, il giallo e il rosso dei fiori dominano la scena. La lezione impressionista è particolarmente evidente nella resa dei riflessi del sole in primo piano, così come quella dei tronchi ombreggiati in profondità. Spesso al centro dei suoi ritratti ci sono figure femminili, che con lo sguardo sembrano voler comunicare la ricerca di una via di fuga. La donna che legge, ritrae una giovane donna seduta colta per l'appunto nell’atto di leggere un libro. Anche in questo caso, sebbene lo sfondo circostante sia rappresentato con dei colori luminosi e brillanti, lo sguardo della giovane fanciulla è distratto, triste; sembra che la donna stia leggendo il libro che tiene tra le mani ma che allo stesso tempo non ne sia realmente interessata, considerando la malinconia che traspare dai suoi occhi. Gli sguardi profondi caratterizzano anche i volti delle Tre signore con ombrellini, in cui la presenza delle in figure e il modo in cui scandiscono lo spazio ricordano le Grazie classiche, quindi l'antichità, ma grazie al dettaglio del ventaglio centrale, strizza anche l'occhio a una moda tipica del secondo Ottocento e dell'Impressionismo: quella per il Giappone e l'Oriente. In Sotto la lampada invece, la luce artificiale del lampione crea un’atmosfera calda e intima che prelude a soluzioni quasi moderniste nel ritratto, evidenziando la sua sensibilità alla luce non soltanto naturale, in un'atmosfera con richiami hopperiani.

Pittura, ma anche arti applicate

Marie Bracquemond, Vaso in terracotta con volto femminile, 1872-1881, Musée du Petit Palais, Parigi.

Marie Bracquemond, Vaso in terracotta con volto femminile, 1872-1881, Musée du Petit Palais, Parigi.

Oltre alla pittura, Marie fu una raffinata decoratrice: realizzò il grande pannello in ceramica Les Muses des Arts per la manifattura Haviland presentato all’Esposizione Universale del 1878, oggi purtroppo perduto. Creò anche piatti decorati e disegni per vasi, combinando motivi floreali, eleganza e influenze japoniste nell’ambito delle arti applicate. Pur penalizzata dalla gelosia e dall’opposizione del marito Félix che le negava visibilità e la derideva – la Bracquemond ha oggi finalmente ritrovato la considerazione che meritava. Il suo linguaggio pittorico, vibrante ed elegante, ha ispirato successive artiste, soprattutto nella raffigurazione della quotidianità femminile e nell’uso consapevole di luce naturale e luce filtrata. Marie Bracquemond incarna una vitalità artistica che riesce a sintetizzare la disciplina accademica e la spontaneità impressionista. La sua sensibilità per la luce – solare o artificiale – e l’intimità domestica, unite al gusto decorativo japonista nelle ceramiche, la rendono una figura unica e innovativa del suo tempo.

In copertina: Marie Bracquemond, Sotto la lampada, 1877 circa, olio su tela, 68,5 x 113 cm, Collezione privata dei coniugi Stephens Phillips. Dettaglio.

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