Asia Graziano
cover La casa come un museo di design: Toiletpaper e Seletti rendono il sogno possibile

La casa come un museo di design: Toiletpaper e Seletti rendono il sogno possibile

Le immagini provocatorie e surreali di Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari, creatori di TOILETPAPER MAGAZINE per il brand design italiano SELETTI
16 ago 2025
5'

La creatività irriverente di Cattelan incontra Seletti

Il tappeto Lipstick disegnato da Toiletpaper per Seletti.

Il tappeto Lipstick disegnato da Toiletpaper per Seletti.

Toiletpaper è prima di tutto uno studio creativo fondato e gestito dall'irriverente artista contemporaneo Maurizio Cattelan e il fotografo Pierpaolo Ferrari. La collaborazione tra i due si sviluppa per la prima volta nel 2010, quando lavorano insieme al numero annuale dedicato all'arte della rivista W Magazine. Nel corso degli anni Toiletpaper si è distinto come progetto di ampio respiro, che utilizza uno stile unico, riconoscibile e inconfondibile per affrontare realtà diverse.

Insieme all'art director Micol Talso e al loro rinomato team di grafici, produttori, editori e registi, lo studio Toiletpaper si occupa della direzione creativa e della realizzazione di diversi progetti, tra cui campagne pubblicitarie multimediali per brand di fama internazionale come Kenzo, Nike, Diesel, Galleríes Lafayette e MAC Cosmetics. Ha anche disegnato copertine in vinile e copertine di dischi per i Daft Punk e innumerevoli copertine per riviste internazionali come Vogue, Vanity Fair, oltre ai progetti editoriali, tra cui Toiletpaper Magazine e la rivista Kenzine per Kenzo. Toiletpaper Magazine è una rivista d’arte senza parole, fatta solo di immagini surreali, disturbanti, ironiche e fortemente provocatorie. Il linguaggio visivo si basa su uno stile e un uso del colore acceso, saturo e visionario. L'obiettivo del progetto è evidentemente ironico (lo si dichiara già nel nome della rivista e dello studio, che si autodefinisce carta igienica): Cattelan e Ferrari vogliono rompere le regole della comunicazione tradizionale, attraverso l'ampio ricorso al kitsch, al grottesco e giocando con l’inconscio collettivo.

Lo studio creativo si occupa anche di design di prodotti per diversi marchi, ma sicuramente la collaborazione più iconica in questo senso è quella istaurata con il celebre e storico marchio Seletti. La storia di Seletti risale agli anni Sessanta, per l'esattezza è l'anno 1964, quando a Cicognara, nei pressi di Mantova, il brand Seletti inizia a muovere i primi passi nel segno dell' innovazione e dell'originalità. L'azienda da allora si occuperà senza sosta di design d'eccellenza italiana. Le collezioni Seletti si contraddistinguono per la capacità di mescolare le istanze artistiche alle esigenze e alle icone del quotidiano, in un perfetto equilibrio di forma e funzione, trasmettendo ai propri clienti una visione di uno stile di vita unico, personale e divertente. La linea ideata da Toiletpaper per Seletti è caratterizzata da una carica provocatoria e da una linea pop e coloratissima. Lo stile eccentrico del brand incontra le immagini sexy e surreali della rivista, generando arredi e oggetti di design caratterizzati da temi irriverenti, fotografie e illustrazioni dal forte impatto. Tra novità e bestseller, Toiletpaper include mobili, vasi, candele, specchi, accessori per la casa e per la tavola, ma anche pochette, agende e ombrelli. Una collaborazione che ha trasformato l'estetica ironica di Cattelan e Ferrari in oggetti di design per la casa che sembrano usciti da un sogno (o incubo) pop. L’universo TOILETPAPER prende vita in oggetti quotidiani che diventano vere e proprie opere d’arte funzionali, portando nel living domestico ironia tagliente e bellezza disturbante. Accade così che organi genitali, frasi provocatorie e rossetti invadano cuscini, tappeti, sedie sdraio, poltrone e tanto altro.

La mente dietro Toiletpaper: Maurizio Cattelan

Il gallerista milanese Massimo de Carlo, fissato al muro del suo spazio espositivo con del nastro adesivo da Maurizio Cattelan, per la performance-opera A perfect day (1999).

Il gallerista milanese Massimo de Carlo, fissato al muro del suo spazio espositivo con del nastro adesivo da Maurizio Cattelan, per la performance-opera A perfect day (1999).

Tra gli artisti più influenti del panorama artistico internazionale contemporaneo, Maurizio Cattelan nasce a Padova, nel 1960. Spesso definito, con un certo snobbismo, "il giullare del mondo dell'arte": effettivamente l'ironia, l'irriverenza e l'assurdo sono le sue cifre stilistiche predilette. All'inizio della sua carriera, Cattelan ha colpito nel segno del sistema dell'arte sfruttando, fisicamente, il noto gallerista Emmanuel Lapin, celebre per essere un donnaiolo incallito, che nel 1995 l'artista ha convinto a performare indossando un gigantesco costume da coniglio rosa a forma di fallo all'inaugurazione del suo stesso spazio espositivo. Nel 1999, è la volta di un altro "povero" gallerista: Massimo De Carlo, che viene appeso al muro della sua galleria milanese con del nastro adesivo. Ciliegina sulla torta il titolo dell'opera: A perfect day. Una vera e propria dichiarazione di intenti dell'artista, che nella sua ilarità, sintetizza il complesso rapporto tra l'artista e il gallerista e ironizza sul del mondo dell'arte e le sue logiche interne. Altro aspetto caratterizzante della produzione artistica di Cattelan è la capacità di unire umorismo e senso del macabro, come nelle installazioni di animali imbalsamati o nel Pinocchio che galleggia a faccia in giù in una piscina. L'ironia sarcastica di Cattelan raggiunge il culmine in L.O.V.E. (2010), una scultura in marmo di Carrara alta 4,5 metri raffigurante una mano a cui sono state rimosse tutte le dita tranne il dito medio. Cattelan ha anche affrontato apertamente narrazioni storiche e personaggi pubblici controversi. In effetti, nessuno è esente dall'ironia dell'artista. In La Nona Ora (1999), una replica in cera di Papa Giovanni Paolo II viene colpito da una meteora e inchiodato su un tappeto rosso. In Him (2001), una scultura che riproduce con forte realismo Adolf Hitler inginocchiato sul pavimento e raccolto in preghiera. Ave Maria (2007) rivela una fila di braccia che salutano estese dal muro, suggerendo l'associazione tra il passato fascista dell'Italia e il cattolicesimo. Proprio questa carica ironica, provocatoria e disturbante è uno dei colori principali alla base dei progetti e della visione di Toiletpaper studio e della rivista.

L'immaginario di Toiletpaper

La copertina del n.15 di Toiletpaper Magazine.

La copertina del n.15 di Toiletpaper Magazine.

Con uno sguardo inevitabilmente più contemporaneo, pop e commerciale, la rivista di Cattelan e Ferrari deve molto all'avanguardia dadaista e surrealista. Decostruire e dare nuovo significato a forme, oggetti e comportamenti assodati è alla base dell'identità visiva del progetto e del suo spirito frizzante. Toiletpaper con i suoi fotocollage unisce al linguaggio della grafica e della fotografia commerciale contemporanea, quello della fotografia artistica, ottenendo inediti effetti provocatori e scenografici. Il sodalizio con Ferrari è stato fondamentale per tradurre le referenze visive e stilistiche di Cattelan e la sua carica ironica e provocatrice alle nuove istanze della fotografia. Ferrari, nato e cresciuto a Milano, ha lavorato per agenzie come BBDO e Saatchi & Saatchi, per clienti internazionali come Nike, Sony, Heineken, MTV, Mercedes Benz, Audi e BMW. Il suo stile è fortemente riconoscibile per il surrealismo colorato, la saturazione cromatica che esprime giocosità ed energia. Il suo modo di vedere il mondo e di rappresentarlo, si sposa alla perfezione con l'effetto sorpresa che l'arte di Cattelan vuole innescare. Nella parole dello stesso Cattelan: "Non si tratta di uno stile o di un periodo particolare; ciò che rende Toiletpaper speciale è un tocco particolare. Una strana ambiguità".

In copertina: alcuni vasi disegnati da Toiletpaper e Seletti.

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