
Lo spremiagrumi più iconico di sempre: Philippe Starck per Alessi
Designer del Presidente, ma anche di night club

Philippe Starck e il suo celebre Juicy Salif.
Philippe Starck (Parigi, 18 gennaio 1949) è l'architetto e designer francese che ha creato per l'azienda italiana Alessi l'iconico spremiagrumi Juicy Salif, disegnato nel 1990 e la sedia Louis Ghost creata nel 2003 per Kartell. È conosciuto per il suo approccio pragmatico e democratico del design, spesso definito come il design pour tous. Iniziò la sua carriera con la produzione di mobili gonfiabili nel 1968 e ricevette successivamente incarichi lavorativi di rilievo. Nel 1974 si stabilì negli Stati Uniti per poi tornare a Parigi due anni dopo. Fondò l'impresa Starck Product (1979) per commercializzare precedenti creazioni. Nel 1982 venne incaricato assieme ad altri designer francesi di ristrutturare le stanze dell'appartamento del presidente Mitterrand al Palais de l'Élysée, e Starck si occupò della camera da letto. In quegli anni il design contemporaneo non era ancora particolarmente diffuso in Francia, e la proposta d'interni che potessero unire l'antico a una specie di neo-eclettismo era fonte di attenzione. Successivamente il designer venne chiamato per arredare gli interni di alcuni night-club di Parigi e il rinomato Café Costes, dove Starck realizzò il suo progetto in stile Dèco coniugato alle preferenze della realtà dell'epoca. Nel corso della sua lunga carica ha esercitato anche l'incarico di docenza presso l'École nationale supérieure des arts décoratifs e ha ricevuto ben tre onorificenze: Cavaliere dell'Ordre des Arts et des Lettres nel 1985, Commendatore dell'Ordine delle Arti e delle Lettere nel 1998 e Cavaliere dell'Ordine della Legion d'Onore nel 2000.
Lo spremiagrumi disegnato durante le vacanze in Italia

Juicy Salif di Philippe Starck per Alessi, disegno sulla tovaglietta. Courtesy Alessi. © AD
Alberto Alessi e Philippe Starck si conobbero a Parigi, verso la metà degli anni ’80. Galeotta fu una conferenza sul design all’Istituto Italiano di Cultura, in rue de Varenne: Alessi ne approfittò per prendere contatto con lui, convinto che fosse un designer interessante per l’azienda. Dopo un primo scambio di battute, in cui Starck si complimentò per alcuni progetti dell’epoca – gli piacevano in particolare il bollitore con fischietto melodico di Sapper, la caffettiera espresso La conica di Rossi e le posate Dry di Castiglioni –, Alessi gli propose una collaborazione. Gli diede anche un briefing: un vassoio in acciaio inossidabile, "semplice da produrre, non troppo costoso e molto attraente". Si salutarono con la promessa di risentirsi presto. Passarono gli anni, ma il progetto non arrivava. "Non ho ancora avuto la giusta intuizione", rispondeva il designer tutte le volte che Alessi provava a sollecitarlo. Poi, nell’estate del 1987, accadde qualcosa proprio mentre Starck era in vacanza con la famiglia e, prima di andare a Capraia, lui e Alessi pranzarono insieme. Parlarono del più e del meno, di trend nutrizionali e di quanto fosse diffuso il consumo di agrumi. Alessi colse l’occasione per chiedergli se per caso fosse riuscito a lavorare al vassoio, ma Starck rispose ancora una volta che non ne era venuto a capo. Dopo una settimana Alessi ricevette una lettera da Capraia. All’interno c’era una tovaglietta di carta di un ristorante pizzeria con sopra i disegni non di un vassoio, bensì di quello che sarebbe diventato lo spremiagrumi più noto e discusso al mondo: Juicy Salif, nato dalla fantasia di Starck mentre spremeva del limone sui calamari.
Spremiagrumi o scultura?

Philippe Strarck, Juicy Salif, in produzione dal 1990 per Alessi.
Il Juicy Salif è così particolare e gradevole esteticamente che chissà se i suoi acquirenti lo abbiano davvero mai utilizzato per spremere agrumi o se piuttosto abbiano preferito esporlo come una vera e propria opera d'arte. Anche Michele Cogo nel divertente libro 25 anni senza spremere limoni riflette su come l'oggetto sia stato più un'icona e un'opera d'arte che un vero e proprio casalingo, ma anche sul fatto che senza dubbio si sia fatto notare, facendo parlare di sé. Dal 1990, anno in cui Alessi ha cominciato a produrlo, è entrato a far parte delle collezioni di quasi venti musei in tutto il mondo, compreso il MoMa di New York e il Centre Pompidou di Parigi. Lo si trova a San Francisco, a Sydney, a Teheran, in una decina di film e serie TV e sulle copertine di decine e decine di libri. Il suo successo è stato tale che in poco tempo è diventato un’icona non solo del design italiano ma della storia del design internazionale.
In copertina: un dettaglio dello spremiagrumi Juicy Salif in tutta la sua monumentalità e forza scultorea.
Suggeriti

ULTRAFRAGOLA: LO SPECCHIO-LAMPADA DI SOTTSASS

LA STORIA DEL DESIGN IN 10 SEDIE ICONICHE

LA LAMPADA ISPIRATA A SNOOPY

MAX BILL: IL DESIGNER DEL BAUHAUS
