
Gesina ter Borch: l'acquerellista del Secolo d'oro olandese
Gesina ter Borch: l'acquerellista di cui conosciamo pochissimi dipinti

Gesina ter Boch, Ritratto del fratello Moses ter Borch all’età di due anni, 1668, olio su tela, 76,2 x 56,5 cm. L'unica opera firmata nota dell'artista, acquisita dal Rijksmuseum di Amsterdam al TEFAF di Maastricht nel 2024.
Gesina ter Borch (Deventer 15 novembre 1631 – Zwolle 16 aprile 1690) è stata un'acquerellista e disegnatrice olandese del Secolo d'oro, la cui opera consiste principalmente in dipinti ad acquerello su album. La maggior parte delle sue opere cattura osservazioni sulla vita familiare e quotidiana, il mondo che la circondava, con particolare attenzione anche agli abiti. Non si dedicò soltanto alle arti visive con la pratica dell’acquarello, ma scrisse anche poesie d'amore. Era la prima figlia del terzo matrimonio di Gerard ter Borch il Vecchio, che le insegnò a disegnare e a dipingere. Suo padre era disegnatore e artista, ma divenne un esattore del commercio con il titolo di maestro di licenza, lavorando al confine tra il Sacro Romano Impero e la Repubblica olandese. Il padre istruì i fratelli maggiori e minori in modo più formale, ma Gesina ricevette comunque un certo grado di istruzione, sicuramente superiore alla media rispetto a quella impartita alle altre donne del suo tempo e della sua stessa classe sociale: poté imparare a leggere e scrivere e studiò l'arte della calligrafia. Venne avvicinata anche alla musica e imparò a disegnare. Il fratellastro Gerard ter Borch II ebbe successo artistico e corrispose spesso con Gesina. Dopo la perdita del fratello minore, Moses, nella battaglia di Landguard Fort, parte della Seconda guerra anglo-olandese (1665-1667), le opere di Gesina sembrano caratterizzarsi di una certa malinconia e tristezza, assente prima di questo tragico evento.
La sua prima opera datata risale al 1648, quando aveva 17 anni. Dell’artista ad oggi si conoscono solo pochi dipinti, e l'unico dipinto firmato è stato scoperto abbastanza recentemente, solo nel 2024. Nel 2023, un antiquario acquistò un ritratto di un bambino che inizialmente pensava fosse il principe Guglielmo III, ma che, dopo ulteriori indagini, si scoprì appunto essere l'unica opera certamente conosciuta di Gesina ter Borch, grazie alla firma autografa. Il dipinto è stato acquistato dal Rijksmuseum per oltre 3 milioni di euro. Si conservano inoltre tre album di acquerelli e 59 fogli sciolti di disegni. Il lavoro di Gesina non era molto conosciuto durante la sua vita, perché praticava l'arte come diletto piuttosto che come vera e propria professione, anche in virtù della sua agiatezza economica. Tra i 14 e i 15 anni Gesina iniziò il suo primo album, Materi-boeck. Tra il 1652 e il 1660 produsse un secondo album con 116 fogli contenenti canzoni, poesie e illustrazioni. Collaborò anche con il fratellastro più anziano Gerard in alcune opere di quest'ultimo e fece anche da modella per molte delle dame raffigurate nelle opere di Gerard, come in Ladies in Satin. Nel 1882 lo storico dell'arte Abraham Bredius riscoprì gli album di famiglia compilati da Gesina ter Borch, che furono acquistati dal Rijksmuseum. Per oltre un secolo gli album furono utilizzati come fonte di informazioni sul più famoso fratello di ter Borch, Gerhard, fino a quando gli storici Alison Kettering e Hans Luijten iniziarono a studiarli con un interesse per Gesina ter Borch stessa. Nel marzo del 2021 le opere di ter Borch vengono aggiunte alla “Galleria d'onore” del Rijksmuseum. Gesina, Judith Leyster e Rachel Ruysch sono le prime donne ad essere incluse nella galleria.
Una voce femminile unica nell'Olanda del Seicento
A rendere davvero peculiare l'esperienza, spesso ignorata e recentemente riscoperta di Gesina, sono i soggetti delle sue opere, che evidenziano l'ambito privato come spazio di creazione. Mentre altre artiste coeve cercavano spazio nel mercato o nelle accademie, quindi un riconoscimento nel mondo professionale e ufficiale, Gesina invece coltivava l'arte come intima passione e naturale inclinazione dell'anima, potremmo definirla un'artista "non commerciale". Altra caratteristica senza dubbio interessante della sua produzione è la multidisciplinarità: le sue creazioni uniscono diversi media, quali disegno, acquarello, poesia in un diario — una forma di “arte totale” ante litteram. L'esperienza di Gesina è quella di una voce femminile indipendente: non si limita a riprodurre modelli maschili, ma scrive e disegna soggetti a lei familiari, per sé stessa. Il fatto che i suoi acquarelli riguardino scene di vita quotidiana è anche un preziosissimo elemento di storia e costume: le sue opere possono anche essere lette, oltre al valore estetico e artistico, come una fonte storica preziosa sul ruolo delle donne, sulle emozioni e sulle pratiche domestiche nel XVII secolo.
In copertina: Gesina ter Boch, Domestic Argument, acquerello, Stedelijk Museum, Amsterdam.
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